Nel corpo della busta paga è possibile trovare anche ROL, ex festività maturate, godute e residue, ferie, permessi lavorativi, ma tutti dipendono dal CCNL di riferimento.
Ma in linea generale quali sono le differenze e le caratteristiche di ognuna?
Abbiamo creato una breve guida:
- ROL – Riduzione dell’Orario di Lavoro
Si tratta di permessi di astensione dal lavoro calcolati e pagati in ore. Indipendentemente dai contratti a tempo determinato o indeterminato, part time o full time, i permessi ROL vengono maturati ogni mese dal lavoratore sulla base di:
- CCNL di riferimento
- mansioni specifiche
- inquadramento
Scadenza:
- da accordi tra le parti nel caso della somministrazione
- se non usufruiti dal lavoratore o lavoratrice, vengono liquidati alla cessazione del contratto
Cosa succede in caso di malattia?
I ROL possono essere gestiti come ferie
2. EX-FESTIVITÁ
Rientrano in questa categoria tutte quelle giornate che prima venivano considerate festive e che ad oggi non lo sono più:
- 19 marzo: San Giuseppe
- 39° giorno dopo la domenica di Pasqua: Ascensione
- 29 giugno: Santi Pietro e Paolo (esclusi i lavoratori a Roma per cui è sempre festivo – Patrono)
- 60° giorno dopo la domenica di Pasqua: Corpus Domini
- 4 Novembre: Festa dell’Unità Nazionale
Le ore relative alle ex festività vengono riconosciute a prescindere dal giorno settimanale in cui cadono di anno in anno.
3. FERIE
Le ferie rappresentano un diritto irrinunciabile del lavoratore per un periodo non inferiore a 4 settimane l’anno. Il minimo stabilito è di:
- due settimane nell’anno di maturazione, consecutive se richieste dal lavoratore
- due settimane nei 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione
Il calcolo:
ogni mese il lavoratore o la lavoratrice dipendente matura un rateo mensile, cioè una quantità di ferie, a condizione che abbia lavorato almeno 15 giorni. Nel caso dei lavoratori somministrati, anche con una giornata lavorativa viene maturata una quota.
Il numero effettivo di giorni di ferie dipende dal CCNL di riferimento e da eventuali accordi tra lavoratore e datore di lavoro.
Le ferie nella busta paga:
nel corpo della busta paga possiamo trovare, espresse in ore o giorni:
- ferie dell’anno precedente: ferie non godute dell’anno precedente
- ferie maturate: si riferiscono fino a quel mese dell’anno in corso
- ferie residue: giorni o ore che ancora spettano al lavoratore o lavoratrice
- ferie in negativo: se il valore è preceduto dal segno meno indica le ferie godute e che non spettavano, ma che si annulleranno con i mesi successivi
Le ferie non godute:
a differenza dei permessi, le ferie non godute non possono essere retribuite, ma si accumulano. L’unica eccezione si ha in caso di dimissioni del lavoratore o licenziamento.
Nello specifico se le ferie residue sono:
- in positivo: il datore di lavoro dovrà pagarle come giorni di lavoro
- in negativo: il datore di lavoro potrà detrarre il valore dalla busta pag
Cosa succede in caso di malattia? Dal momento della comunicazione al datore di lavoro, le ferie si interrompono.
4.PERMESSI
Seppur in base al CCNL di riferimento, esistono alcune linee guida generali per i permessi dei lavoratori e lavoratrici. Ne esistono tre categorie:
Retribuiti a maturazione e/o al verificarsi dell’evento
- ROL (Riduzione orario di lavoro)
- Ex festività
- Lutto o grave infermità
- Concorsi ed esami
- Studio
- Donazione di sangue e midollo osseo
- Motivi personali
- Visite mediche o terapie
- Cariche pubbliche elettive
- Impiegati nei seggi elettorali
- Congedo matrimoniale
- Congedo parentale
- Assistenza familiari con disabilità
- Attività sociali e di volontariato
Non retribuiti:
- accordi specifici tra lavoratore/lavoratrice e datore di lavoro
- scioperi
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