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15 Luglio 2022 – Giornata Mondiale delle competenze giovanili 

15 Luglio 2022 – Giornata Mondiale delle competenze giovanili 
15 Luglio 2022 – Giornata Mondiale delle competenze giovanili 
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L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato, a partire dal 2014, la giornata odierna come “Giornata Mondiale delle competenze giovanili” per sottolineare l’importanza di fornire ai giovani educazione, formazione e apprendimento necessari per poter aspirare a un’occupazione che sia dignitosa e in linea con le proprie aspettative e bisogni.

Da allora, ogni anno diventa un appuntamento fisso per dare vita a un confronto costruttivo tra loro, le aziende, gli istituti e le istituzioni. 

Le nuove generazioni soffrono sempre di più la pressione di un mondo che sta cambiando completamente, pensiamo solo agli ultimi due anni in cui hanno sperimentato crisi globali interconnesse: una pandemia, l’avanzare del cambiamento climatico, diversi conflitti e il costante stato di instabilità economica.  

In particolare, la prima ha portato all’estremo tutte le incertezze già presenti e ha avuto un impatto anche sull’accesso al mondo del lavoro, ma ancora prima all’educazione. 

Un interessante studio, “Survey on National Education Responses to COVID-19 School Closures”,  condotto da Unesco, Unicef, dalla Banca Mondiale e dall’OECD 

ha rilevato che nel periodo marzo 2020-maggio 2021 gli istituti di istruzione di ogni grado sono rimasti chiusi per più di 30 settimane con un forte impatto negativo su oltre 900 milioni di giovani. Come conseguenza peggiorativa, un paese su tre, dove le scuole sono state chiuse, non ha previsto e non sta implementando programmi di recupero dedicati.

Senza considerare che, a livello globale, sono circa 120 milioni i bambini in età scolare che non ricevono un’educazione e 621 milioni i giovani, il 50% della popolazione di riferimento, che non hanno la possibilità di accedere a corsi di formazione finalizzati all’inserimento nel mondo del lavoro. 

In molti paesi l’impossibilità di frequentare la scuola rappresenta, per molti bambini, un rischio ancora più elevato di rimanere intrappolati nel lavoro minorile, in altre forme di abuso, nella mancanza di libertà e in una situazione di costante povertà. 

Per quanto riguarda l’occupazione giovanile, secondo l’International Labour Organization, ILO, circa 400 milioni di individui tra le nuove generazioni faticano ad accedere in modo semplice al mondo del lavoro soprattutto per occupazioni che possano garantire stabilità e continuità. Nel 2020 si è assistito a una ricaduta del tasso di occupazione giovanile, -8.7%, rispetto a quella delle generazioni adulte, -3.7%. 

Istruzione e formazione, così come l’accesso al mercato del lavoro, dovrebbero essere diritti imprescindibili di ogni individuo. Ad oggi risultano temi ancora al centro di molti dibattiti e parte integrante dei diciassette obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: istruzione di qualità e lavoro dignitoso e crescita economica.

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